Il biennio che si è appena concluso ha rappresentato un vero e proprio boost per la trasformazione digitale delle aziende: la crisi pandemica ha infatti evidenziato i limiti di moltissime realtà in termini di digital maturity, il cosiddetto grado di maturità digitale, e l’impellente necessità di correre ai ripari.
L’implementazione all’interno di una realtà organizzativa complessa di un Product Information Management (PIM) rientra a pieno titolo tra le attività atte a migliorare la maturità digitale dell’azienda, oltre che la User eXperience dell’utente.
Questo ha determinato il susseguirsi di molteplici cambiamenti nel modo di gestire i dati di prodotto ed è facile immaginare come, nel corso dei prossimi mesi, le novità non si esauriranno, ripercuotendosi inevitabilmente sulle caratteristiche stesse del PIM.
Vediamo insieme quindi quali potrebbero essere le principali tendenze e novità che verranno introdotte nel corso del nuovo anno.
Entro il 2025, il 70% delle organizzazioni sceglierà prodotti software per la gestione dei dati basati principalmente sulla user experience lato business, rispetto a meno del 20% nel 2021.
La gestione delle informazioni sui prodotti aziendali deve disporre di una potente API, in grado di inserire le informazioni sui prodotti nel formato corretto per servire allo stesso modo applicazioni online e destinatari dei dati. Tutto ciò alla fine si tradurrà in una rete di dati di prodotto condivisi.
Con l’avvento dell’Internet of Things (IoT) e dei dispositivi connessi inoltre, l’ecosistema delle informazioni diventerà ancora più complesso, aumentando quindi la necessità di hub di contenuti di prodotto.
Come già assodato, il cliente rimane il fulcro attorno al quale ruotano le scelte aziendali. La novità è che, sempre di più, il cliente ha preso consapevolezza della sua forza: questo si traduce in utenti che ricercano informazioni più chiare ed esaustive possibili, in modo da trovare tutte le risposte alle loro domande.
Per questo, fornire informazioni sui prodotti quanto più complete rappresenta una strategia vincente, permettendo alle aziende che hanno deciso d’implementare una strategia basata sull’utilizzo di un PIM di essere un passo avanti rispetto alle altre.
Il PIM rappresenta uno strumento fondamentale e imprescindibile per incrementare la digital maturity di un’azienda perché è in grado non solo di superare l’ostacolo del lavoro strutturato in silos, ma può aiutare nell’analisi delle prestazioni di mercato del prodotto, migliorando così la gestione dei processi aziendali e la pianificazione strategica.
Relativamente agli acquisti online, crescerà sempre di più l’integrazione tra acquisto online e ritiro nel negozio fisico. Questa pratica, che negli ultimi anni è stata adottata sempre più di frequente da grandi catene e brand internazionali, sta diventando man mano realtà anche in aziende più contenute.
Affinché questa pratica funzioni correttamente, è fondamentale che la gestione delle informazioni sui prodotti funzioni nel modo giusto, inventario compreso (soprattutto!). Il PIM non è solo in grado di garantire flessibilità, coerenza e accuratezza, ma risponde anche all’immediatezza associata all’intero pacchetto di esperienze online e in-store.
Un PIM accessibile 24 ore su 24, 7 giorni su 7, il tutto su cloud: è questo quello che le aziende chiederanno nel prossimo futuro. Le aziende vogliono infatti essere indipendenti, poter gestire i contenuti in tempo reale in autonomia, senza dover dipendere da aggiornamenti del fornitore scelto.
La necessità del momento è che la tecnologia giusta offra grande usabilità, accesso senza problemi, oltre all’assistenza personale da parte dei provider PIM, ogni volta che ne hanno bisogno.
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